Terminal: Blues di un broker fallito - Nuovo Progetto

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Nel 2013 Zizzari collabora alla stesura del testo Terminal: Blues del broker fallito del poeta romagnolo Giovanni Nadiani. Pubblicato da Mobydick di Faenza (Casa Editrice fondata e diretta da Guido Leotta) con la registrazione integrale allegata, è trasformata da Zizzari in un dramma teatrale che va in onda su Radio 3 e in scena con le musiche dei Faxtet per il 25° Tratti’n Festival In/Chiostri Simpatici di Faenza, a Casa Pascoli per il Festival della Poesia di San Mauro Pascoli e al Teatro degli Atti di Rimini per la Rassegna Lingue e Teatri di confine. Nel 2015 è al Teatro Due Mondi di Faenza e all’Arena delle Balle di Paglia di Cotignola.
con Giovanni Nadiani
in scena con Nadiani e i Faxtet
all'Arena delle Balle di Paglia

I Faxtet sono il Gruppo musicale che ha sempre accompagnato Nadiani nelle sue performance in Italia e all'estero, fondato da Guido Leotta al sax, con Fabrizio Tarroni alle chitarre, Milko Merloni al contrabbasso, Alessandro Gentili alla tromba e Andrea Bacchilega alla batteria.
Terminal: blues di un broker fallito narra di uno spregiudicato broker finanziario romagnolo che non ha fatto altro che truffare amici, parenti e conoscenti con titoli tossici, polizze e fondi d'investimento farlocchi. Accanito giocatore di borsa, cade però in disgrazia, finendo da barbone in un container abbandonato di un terminal nella campagna di Lugo. Da lì passa un un camion che trasporta rifiuti clandestini da cui scende un gattaccio spelacchiato napoletano, che in realtà è la sua coscienza. Tra i due si accende un crudo confronto, portato avanti nelle rispettive lingue di origine dei protagonisti, ossia in romagnolo e in napoletano.
Da questo scontro dialettico emergono le annose piaghe di un'umanità assoggettata alla dittatura dell'economia; le responsabilità personali, la meschinità dei comportamenti e l'individualismo esasperato che caratterizzano l'esistenza delle persone e le umane relazioni, prede (consapevoli e inconsapevoli) d'un capitalismo d'assalto dominato dal desiderio dell'arricchimento a ogni costo, dalle grandi lobby finanziarie, dall'ideologia dello sviluppo illimitato e da quel pensiero unico che alimenta pregiudizi, luoghi comuni, falsità, discriminazione sociale e razzismo. Insomma il quadro del disastro umano, sociale e ambientale verso cui il capitalismo sta gettando l'intera umanità.
In qualche modo il testamento politico pensato da Nadiani negli ultimi anni di vita, stroncata prematuramente da un tumore.
Zizzari ha tradotto in napoletano diversi lavori di Giovanni Nadiani, in particolare le sue Storie da Ca-Bar-Et portate numerose volte in scena come performance di Poesia-Cabaret e di Teatro-Poesia: nel 2018 alla Bottega Bertaccini di Faenza; nel 2019 per il 40ennale del Teatro Due Mondi di Faenza; nel 2021 in diversi Circoli Sociali della Romagna; nel 2022 al Teatrino delle Case delle Aie di Cervia, alle Edizioni 2022 e 2023 della Rassegna Autori sotto la Torre di Cervia e nel 2024 al Circolo Arci Le Fate Ignoranti a Viserba di Rimini, al Kontiki Beach di Lido di Savio, a Casa Madiba Network di Rimini, al Bagno Mediterraneo di Pinarella di Cervia, al Circolo La Rimbomba di Bertinoro e al Museo Renzi di San Giovanni in Galilea (Fc). Occasioni in cui le interpretazioni in napoletano di Zizzari si sono confrontate con le versioni originali in romagnolo di poeti e attori romagnoli come Giuseppe Bellosi, Denis Campitelli, Ilario Sirri e Gianluca Tognacci, con musiche dal vivo di virtuosi musicisti quali il Gruppo Faxtet , Alessandro Tiozzi e Chris Rundle alle chitarre, Stefano Fariselli, Pier Luigi Vicini e Marcello Tosi al sax ed Eugenio Fantini alle tastiere.

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