Per Fame e Amore si fa tutto - Nuovo Progetto

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Per Fame e Amore si fa tutto

Per fame e amore si fa tutto è una originale rivisitazione di Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta. Una commedia caratterizzata però da contenuti di critica sociale decisamente più forti, non finalizzata esclusivamente a divertire il pubblico, dove i protagonisti non sono semplici caricature ma personaggi più rispondenti alla realtà.

L'opera va in scena a fine 2021 con la Compagnia Il Dirigibile (formata da utenti e operatori del Dipartimento di Salute Mentale di Forlì) al Teatro Parrocchiale di San Martino in Strada di Forlì e al Teatro Comunale di Cesenatico. Nel 2022 è al Teatro Comunale del Drago di Gambettola e nel 2023 al Teatro “Massimo Troisi” di Nonantola per le Stagioni teatrali 2021/2022 e 2022/2023 dell’ATER (Associazione Teatrale Emilia Romagna) e per la Rassegna Teatralmente della Rete Nazionale Teatri della Salute.
La fotografia – in chiave di esilarante ironia – di una società divisa in classi, dove le meno abbienti sono costrette per necessità e indigenza ad espedienti e a ogni sorta di prestazione, mentre le medie ambiscono a quelle più elevate (spesso rinnegando le loro umili origini pur di farsi accettare nella società che conta) e quelle aristocratiche ostentano privilegi esclusivi, vezzi mondani e ricchezze, vivendo sugli allori anche quando sono in decadenza.

La lotta tragicomica di un’umanità che si dimena tra povertà, ricchezza e un anacronistico blasone, tra verità e apparenza, dando spesso un’immagine di sé ingenua e ridicola. In scena veri poveri nei panni di falsi nobili, piccolo-borghesi arricchiti e aristocratici in declino, dove la miseria si confronta con una realtà dove l’abito, l’ostentazione e l’apparenza la fanno da padrona.
La commedia inizia presentando la difficile convivenza di due coppie di disperati costretti a convivere in miseria e in una squallida abitazione a causa della mancanza di lavoro. Una situazione ancora attuale e drammatica, dato che le crisi economiche, la concentrazione della ricchezza e la forbice tra poveri e ricchi continuano a crescere, nonostante lo sviluppo abbia portato benessere in nuove fasce e aree geografiche della popolazione mondiale.

Ma la commedia è anche un cinico ritratto delle debolezze umane, comuni sia ai poveri che ai ricchi e agli aristocratici, questi ultimi parte di un mondo già in declino all'epoca della scrittura originale, qui fortemente derisi per le maniere affettate e vanesie, l’ipocrisia e i falsi principi; come irrisi sono quei comportamenti delle classi subalterne che li scimmiottano. Una commedia di ironia amara che fa ridere e allo stesso tempo riflettere.
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