No
Apocalypse / Nunc, Mal Momentum
Opera presentata a novembre del 2007 al Teatro Comunale di Benevento con il titolo Nunc, Mal Momentum per il 1° Festival Internazionale di Teatro Universitario di Benevento Universo Teatro promosso dal direttore artistico Ugo Gregoretti, presente allo spettacolo con Judith Malina, che ha molto apprezzato lo spettacolo, considerandolo uno dei più interessanti della rassegna.
Lo spettacolo (il cui titolo originale è No Apocalypse) è portato in scena formata da studenti del Centro Studi Teatrali della Sede di Forlì dell’Università di Bologna a termine di un laboratorio teatrale che Zizzari ha condotto con gli studenti della Scuola Interpreti e Traduttori dell’Università di Forlì.
Opera magica e surreale sullo scontro epocale tra l’imminente catastrofe planetaria e un “altro mondo possibile”, tra le potenze del male e i valori del bene. Mentre i Grandi della Terra si disputano le sorti del pianeta, moltitudini organizzate in enigmatiche entità oltre i limiti e i confini linguistici, culturali e geografici percorrono vie alternative invocando e riscoprendo le forze e l’energie della Natura attraverso pratiche e riti misteriosi per contrastare le strategie di potere in nome della solidarietà universale e all’insegna della bellezza delle diversità.

a Benevento con gli studenti
del Centro Studi Teatrali
dell'Università di Forlì
del Centro Studi Teatrali
dell'Università di Forlì

con Judith Malina

L’opera prova a rappresentare il conflitto in atto tra il desiderio di giustizia sociale, pace e libertà - che è patrimonio dei popoli, della maggioranza dell’umanità e delle nuove generazioni – avversato, contrastato e represso però con costanza e cinismo dai poteri forti, organizzati negli organismi planetari del dominio economico, politico e militare (come il WTO, l’FMI e la Banca Mondiale ).
A configgere non sono solo idee e visioni del mondo, ma pratiche, linguaggi, scelte e stili di vita. Ad allearsi per la vittoria finale sono forze, capacità e saperi ancestrali e primordiali, dimenticati e rimossi, e forze, abilità e conoscenze emergenti, assolutamente nuove, sbocciate tra le crepe delle contraddizioni del mondo contemporaneo. E per una volta, almeno nella finzione del teatro, le sorti del conflitto possono volgere (e si spera e si fa il tifo che avvenga anche nella realtà) a favore dei giusti.

con Ugo Gregoretti