Prometeo Liberato - Nuovo Progetto

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Prometeo Liberato
Prometeo Liberato è una originale rivisitazione del Prometeo incatenato di Eschilo, portato in scena nel 2013 al Teatro Testori di Forlì dalla Compagnia Senza Barriere formata dagli attori della Compagnia il Dirigibile e da studenti dell’Istituto Tecnico Economico "Carlo Matteucci" di Forlì per 3a Edizione del Progetto Un Palcoscenico per tutti promosso dal Dipartimento di Salute Mentale, dal Centro Studi Teatrali dell’Università e dal Centro Diego Fabbri di Forlì.

Prometeo è il dio illuminato dalla compassione, dalla lungimiranza, da un sentimento di amorevole fratellanza e di comprensione nei confronti dell’altro e del più debole; in particolare di quegli esseri mortali e vulnerabili come gli uomini, considerati dagli Dei esseri inferiori e destinati a un’eterna soggezione.
Quel dio che volle condividere con gli uomini il fuoco per affrancarli dalla pura sopravvivenza e dalla necessità. E col fuoco consegnò loro gli strumenti fondamentali del progresso e dell’emancipazione, l’arte performatrice dei mestieri, la cura della salute, la conoscenza, il libero arbitrio. Pur sapendo che  avrebbe scatenato la terribile vendetta degli Dei, che al contrario, avrebbero conservato per sempre quei beni preziosi per il loro esclusivo privilegio. Oggi diremmo un sovversivo, un traditore della “casta”, intesa come l’insieme di quei poteri forti che continuano egoisticamente a perseguire l’interesse personale. Dunque un “potente” certo, ma illuminato, generoso e filantropo, che non teme di esporsi, di rischiare l’ira dei suoi pari, e di agire in favore degli altri e dei più fragili. Questo suo "umano" coraggio viene premiato dai comuni mortali, che lo liberano per mano di una "mortale" giovane donna, dando inizio a un processo di liberazione e di emancipazione fondato sulla fratellanza, sulla solidarietà e sull'uguaglianza.
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