Uno Spettacolo Sciuè Sciuè / Stasera Sciuè
L'opera va in scena con la Compagnia Il Dirigibile (formata da utenti e operatori del Dipartimento di Salute Mentale di Forlì) al Teatro Comunale di Cesenatico; al Teatro Testori di Forlì per la Rassegna Babele in costruzione 2012 promossa dal Centro Studi Teatrali e dal Dipartimento SITLeC dell'Università di Bologna Sede di Forlì e dal Centro Diego Fabbri; al Teatro Le Moline di Bologna per la Rassegna MoviMenti Teatri della Salute promossa da Arte e Salute Onlus, dall’Istituto Minguzzi di Bologna e dalla Regione Emilia Romagna e per la Rassegna Piazze d'Estate 2012 promossa dal Comune e dalla Provincia di Forlì e dalla Regione Emilia Romagna.
Sempre nel 2012 viene presentata al Padiglione delle Feste di Castrocaro Terme per l’Edizione 2012 del Festival del Teatro Sociale Proscenio aggettante promosso dalla FITel Nazionale Cgil, Cisl e Uil dove riceve il Premio Speciale della Giuria (consegnato a Zizzari da Massimo Wertmuller).
Nel 2014 alla Sala Estense di Ferrara con la Compagnia Fuori le Mura (formata da Zizzari con utenti del Centro Diurno Maccacaro del DSM di Ferrara). Una nuova versione dell’opera viene poi messa in scena nel 2016 al Teatro Comunale di Cesenatico e nel 2017 al Teatro Testori di Forlì; al Tenda di Modena per l’Edizione 2017 del Festival Màt e della Settimana della Salute di Modena e al Teatro Bonci di Cesena.
Nel 2024 l'opera viene invece portata in scena al Teatro Comunale "Walter Chiari" di Cervia col titolo di Stasera Sciuè dalla Compagnia Teatro dal Basso che Zizzari ha costituito a Cervia nel gennaio del 2022.
L'opera rappresenta una sgangherata compagnia di teatro che tenta di allestire uno spettacolo, ma il protagonismo e l'egocentrismo degli attori, i luoghi comuni dettati dai media e dalla pubblicità e l'incerta e incoerente conduzione del regista producono solo un'accozzaglia di gag e frammenti scenici - dissacranti, comici e grotteschi - animati da facile sarcasmo, dall'esibizionismo, dalla banalità, dall'onnipresenza e dall'invasività di "refusi" televisivi e cinematografici.
Uno spettacolo squinternato dove di continuo e a sorpresa irrompono in scena pantomime di personaggi di popolari programmi d'intrattenimento e talk show, come ironica metafora della condizione di estrema confusione valoriale e progettuale in cui si dibatte l'umanità contemporanea.
Uno smarrimento cui né la tecnica, né la scienza, né l'arte, né la politica (rappresentati nella finzione scenica da altrettanti personaggi simbolo e d'attualità) riescono a dare risposta e dove consapevolezza, nuovi stili di vita e libertà d'espressione faticano a emergere, sviliti dalla pressione omologante di una cultura di basso profilo. Resta solo la speranza dell'imprevedibilità degli eventi... e una clava.