Lo Scugnizzo - Michele Zizzari

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Lo Scugnizzo

Sinossi Opere teatrali

Lo Scugnizzo

L’opera racconta di un ragazzo cresciuto in una delle periferie più degradate dell’area metropolitana di Napoli. Una realtà purtroppo comune a tutti gli adolescenti delle periferie del mondo, costretti a crescere tra povertà, emarginazione e violenza, in un contesto di forte degrado umano, culturale, sociale e ambientale, cui la società e la politica non sono ancora riuscite a dare risposte adeguate.
La necessità, le disastrose condizioni famigliari e di marginalità, la mancanza di opportunità e di alternative concrete lo proiettano da subito nella strada, dove entra a far parte di una gang minorile. Abbandona precocemente la scuola: un’istituzione che purtroppo non è ancora dotata di strumenti idonei ad accogliere e integrare questi adolescenti. Preda della criminalità, come quasi tutti i suoi coetanei, finisce in un carcere minorile dopo una sequela di reati e azioni violente. Lì – anche grazie al sostegno di un educatore dalla forte sensibilità umana e sociale e di persone disposte a credere e a scommettere nella sua volontà di cambiamento – matura una nuova consapevolezza… Cosa che lo porta a riflettere seriamente sulla sua condizione, sulla sua rabbia e sulla sua condotta violenta, fino a raccontarsi e a confessarsi, senza più veli… per portare il messaggio che cambiare è possibile, anche nelle situazioni più difficili; soprattutto quando intervengono il sostegno e la comprensione degli altri e si riesce a coltivare le proprie passioni.


La sua, nonostante la tragicità degli eventi narrati, è una testimonianza coraggiosa e di speranza, e allo stesso tempo un’implorazione rivolta all’intera comunità; affinché tutti possano godere di uguali diritti e istruzione, essere liberi di scegliere e di seguire le proprie passioni per vivere vite degne di essere vissute.
La storia contiene anche elementi biografici dell’autore, cresciuto in un contesto molto simile a quello del protagonista del racconto, che riporta vicende reali, comuni a quasi tutte le famiglie di quei territori. Fatti e vicende che l’autore conosce molto bene, o perché accadute a coetanei, vicini e abitanti della sua zona, o perché vissuti (anche se solo in parte) in prima persona.

Lo Scugnizzo
è uno spettacolo emozionante e coinvolgente, di forte impatto e di denuncia sociale; basato su vicende reali; ricco di risvolti, spunti di riflessione e insegnamenti, oltre che di belle musiche, brani di grandi autori e musicisti contemporanei. L’opera viene presentata in anteprima al Teatro Rasi di Ravenna nel 2019 e nel 2020 inclusa nella Rassegna Viso-in-Aria per la Stagione Teatrale 2020/2021 di Ravenna Teatro che si tiene al Teatro Rasi di Ravenna, sede del Teatro delle Albe di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari.


Note dell'utore - Lo Scugnizzo descrive una realtà che conosco molto bene. Sono infatti cresciuto in una famiglia povera e numerosa, in un contesto (fatte le debite differenze) molto simile a quello del protagonista del racconto, che contiene elementi autobiografici e vicende reali, comuni a quasi tutte le famiglie di quei territori. Fatti accaduti a coetanei, vicini e abitanti della mia zona, e vissuti (anche se solo in parte) in prima persona. Non so ancora dire cosa mi abbia realmente spinto a studiare e ad appassionarmi alla lettura e alla scrittura; e cosa mi abbia dato la forza di vincere l’inerzia del destino che si subisce in questi luoghi, che invece ti spingono con violenza nella strada, nella disperazione sociale ed esistenziale o a delinquere. Forse il fascino della poesia e dei racconti, il desiderio di riscatto, l’esempio delle persone straordinarie che ho avuto la fortuna di incontrare e che hanno aperto un’altra finestra sul futuro, oppure il tentativo istintivo di dare una risposta differente alla rabbia… non lo so. Forse tutte queste cose insieme. Forse ho scritto questa storia per capirlo meglio.


In ogni caso si tratta delle reali condizioni di vita di una fetta consistente di popolazione, di famiglie, di bambini, di adolescenti che vivono nelle periferie urbane e non solo. Un problema che riguarda tutti, che investe l’intera comunità, la politica, la Scuola, le istituzioni, l’economia… su cui non si può più restare a guardare.

 
 
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