Biografia - Michele Zizzari

Cerca
Vai ai contenuti

Menu principale:

Biografia

Cenni biografici
(Michele Zizzari, 10 novembre 1958, Castellammare di Stabia - Napoli)


Autore poliedrico che fonda le sue radici nel sociale e nei movimenti culturali e politici del ’77.
Nasce da famiglia povera e numerosa in un palazzo fatiscente e degradato chiamato “Il Serraglio
”, un ex carcere minorile poi adibito a uso abitativo. Dopo diversi crolli spontanei, il palazzo franerà definitivamente col terremoto dell’80, causando la morte del padre e la perdita dell’unico vano senza servizi igienici che ospitava la famiglia. Comincia a lavorare a otto anni per sostenerla e mantenersi agli studi. Vive sulla propria pelle, su quella dei fratelli e dei compagni la discriminazione sociale nei confronti dei poveri, molto forte in quegli anni, che lo porta ben presto a interessarsi di questioni sociali. Si distingue per il suo carattere forte e spigoloso. Michele è un ragazzo molto vivace, attivissimo, che frequenta ragazzi più grandi di lui e che cresce in fretta. Il padre Antonio lo chiama “Terremoto”. Nonostante la maggioranza dei suoi coetanei non frequentasse la scuola, si appassiona allo studio e alla lettura. Gli piace tutto, senza distinzione di materia o di argomenti. Comincia a scrivere poesie a 10 anni. Alle medie è nell’albo d’onore tra i migliori studenti dell’istituto, dal quale si congeda con un “attestato di elevato merito”. Tra i suoi insegnanti Ersilia Salvato (poi deputata e senatrice del PCI, fondatrice di Rifondazione Comunista e poi sindaco di Stabia).

Michele a 18 anni

Finite le medie va a vivere da solo e, a soli 13 anni, parte in autostop per fare la sua prima estate da cameriere sulla Riviera Romagnola. Si iscrive al Liceo Scientifico Statale di Castellammare di Stabia. Al terzo anno, nonostante l’eccellente profitto (nove in tutte le materie), viene allontanato per il suo temperamento ribelle. Si iscrive al quarto anno del Liceo Statale di Pompei dove nel ’77 consegue la Maturità Scientifica con 60/60esimi, capeggiando l’autogestione fino all’esame di stato, con più di mezza classe che si presenta con lui senza professori. Animato da una onnivora fame di conoscenza e da un desiderio di riscatto sociale quasi feroce che gli resterà appiccicata addosso per sempre, negli divorerà libri di ogni genere, letteratura, poesia, teatro, filosofia, saggi storici e politici, scienze sociali (antropologia, pedagogia, sociologia), materie scientifiche (dalla fisica all'astronomia, dalla neurofisiologia alla psicologia), scienze olistiche, mitologia, classici greci e latini, testi sacri (dalla Bibbia al Popol Vuh dei Maya, dal Libro dei Morti della Civiltà Egizia al Mahabharata e ai Veda indiani, dalla mitologia mediorientale ai Pensieri del Grande Spirito dei Nativi d'America). In letteratura e poesia pesca ovunque, da tutta quella Italiana a quella Russa; dai Romantici Inglesi e Tedeschi alla Fantascienza d'gni tipo; dai Maledetti Francesi alla Beat Generation; da quella Sudamericana di Galeano al Don Chisciotte di Cervantes; da Salvatore Di Giacomo al Cyberpunk. Stessa cosa per il Teatro: da Raffaele Viviani e Totò fino ad Harold Pinter; da Massimo Troisi a Bertolt Brecht; da Eduardo De Filippo e Pirandello al Living Theatre; da Samuel Beckett ad Augusto Boal. Insomma è impossibile citare particolari autori o correnti di riferimento letterario e teatrale (sarebbero troppi) o tracciare una mappa coerente delle sue fonti d'ispirazione. Egli stesso dichiarerà (parafrasando Pirandello e facendo riferimento al General Intellect di Carlo Marx) di avere "uno, nessuno e centomila maestri; e due soli riferimenti certi: la Vita e i Movimenti di cambiamento."

Per mantenersi continua a lavorare d’estate, facendo il cameriere e molti altri lavori occasionali, in particolare sulla Riviera Romagnola, terra che lo attrae particolarmente e dove tenterà invano di stabilirsi (vi si trasferirà anni più tardi). Si iscrive alla Facoltà di Medicina di Napoli, poi all’Istituto Orientale, cambiando diversi indirizzi di studio, da Lingue Straniere a Scienze Politiche, a Letterature Moderne, con ottimo profitto e superando gli esami quasi sempre con 30 e lode, ma senza giungere alla laurea. Il lavoro, il terremoto e la morte del padre, la necessità di mantenere la famiglia e di seguire in tutto i fratelli più piccoli allo sbando, altre disgrazie (tra cui un incidente stradale che gli stronca una promettente carriera calcistica), il matrimonio con Concetta Piscopo (già sua compagna e laureata in Lettere Classiche e già dipendente della Biblioteca Comunale della sua città, con la quale vivrà per 17 anni) e i suoi molteplici interessi non glielo permettono. Abbandonerà gli studi dopo la nascita della figlia Anita, nata nel 1985. Con l’Università si butta a capofitto nell’impegno sociale e politico. Forse non è un caso che tra i suoi docenti figurano Angiolina Arru, Giulio Machetti, Pietro Basso e altri, tutti di formazione marxiana.

Dà subito una sequela di esami come “Economia politica”, “Storia del movimento operaio”, “Geografia politica ed economia”, “Antropologia culturale”, “Storia della rivoluzione industriale” e simili. Segue seminari con Rossana Rossanda, Luigi Pintor, Toni Negri e altri. Partecipa attivamente alle lotte dei disoccupati, a quelle studentesche e ad attività di volontariato sociale con disabili (presso l’Istituto Tropeano), con ragazzi di strada e adolescenti con disagio psichico, grazie alle quali incontra esponenti di rilievo della nuova coscienza sociale e politica partenopea come Marco Rossidoria, Cesare Moreno, Sergio Piro e altri.
Non ancora consapevole della sua arte, scrive e usa il teatro e i suoi testi a scopo politico e civile. Fa “teatro di piazza” e “politico” (come quello del Living Theatre
) con testi scioccanti e provocatori o “teatro giornale” e “teatro forum” (come quello di Augusto Boal) commentando ironicamente le notizie del giorno e gli articoli di stampa, utilizzando la tecnica del “detournement”, ossia del capovolgimento del punto di vista.


Dove può, grazie alle spiccate capacità di coinvolgimento e di animazione sociale, inventa e porta avanti attività creative, educative, formative e riabilitative con ragazzi che evadono la scuola dell’obbligo, giovani disadattati o con disagio psichico, disabili, tossicodipendenti, immigrati, nomadi, figli di persone detenute ed ex detenuti. Lo fa e basta, per convinzione, a puro scopo sociale, contribuendo a formare diversi gruppi di azione creativa e sociale.
Ma da lì a qualche anno comincerà – con le sue opere poetiche e teatrali (delle quali è regista, scenografo e interprete) – ad attraversare centri sociali, circoli culturali, universitari e artistici e spazi teatrali della cultura alternativa e dell’underground partenopeo. Tra questi il RIOT di Palazzo Marigliano
già Centro di Documentazione dell’Associazione Rivoluzionaria Napoletana, Terre del Fuoco di Marechiaro gestito da Rino La Rocca, L’Accademia degli Oziosi gestito dall’editore Tullio Pironti e da Carla Rabbuffetti, il circolo situazionista Murat di Aldo Elefante e Marina Mailler, Il Cerriglio, La Mattonella e altri. Quasi sempre tra i primi occupanti, frequenta diversi Centri Sociali Occupati come Segnali di Accelerazione ad Acerra, il DAMM, Officina 99, il Tien a men e altri. Allo stesso tempo è tra le persone più attive e impegnate della sua città natale, Castellammare di Stabia, dove forma altri gruppi di azione artistica e sociale (come La Tribù delle Terre Scosse, formata da pittori, poeti e video maker come Salvatore Raiola) e dove organizza eventi e iniziative culturali senza alcun appoggio istituzionale (come È Nat’arte! che riesce a collegare a SituatioNaples, una manifestazione di respiro internazionale ideata da Dario Giugliano e da Renato Nicolini) coniugandoli all’impegno civile e politico; eventi sempre destinati ai settori emarginati della società ed esclusi dalla cultura e al sostegno di persone con disagio o in difficoltà.
Nelle sue performance situazioniste, di arte di strada e negli interventi artistici di carattere provocatoria che compie durante manifestazioni politiche usa lo pseudonimo Lupoeta
, cui resterà legato a vita.

con la prima moglie Concetta
prove teatrali


A Stabia collabora stabilmente con il Teatro Marcovaldo
gestito dal regista Mimmo Laudano, con Mario Tartaglione (un giovane e geniale “movimentatore d’arte”) e con la regista Camilla Scala. Entra in contatto con gli esponenti dell’avanguardia teatrale e artistica e del Nuovo Rinascimento Napoletano come Annibale Ruccello, Enzo Moscato, Falso Movimento di Mario Martone, Renato Carpentieri, Antonio Noewiller, Davide Iodice dell’Associazione teatrale Liberamente (all’epoca direttore artistico della Sala Assoli del Teatro Nuovo di Napoli), Sergio Longobardi, Antonella Monetti, Franco Zaccaro, Lello Vozla, Peppe Lanzetta; e a livello nazionale i Magazzini Criminali, i Giardini Pensili di Roberto Paci Dalò e La Gaia Scienza. Incontra musicisti come Sergio Maglietta dei Bisca, i Zezi, Daniele Sepe e tantissimi gruppi emergenti come gli Alma Megretta e i 99 Posse.
Frequenta e collabora con pittori di tendenza come Nicola D’Ammora
(tra i primi a operare microincisioni su diapositive e autore del manifesto delle “Cinque rose di Jennifer” di Annibale Ruccello), Jo’ di Sera, Gennaro Cicalese, Loich Thirion, Carmine Dello Ioio e Franco Cava (che conosce da più tempo, suo grande amico, che nell’adolescenza lo ha distolto da pericolose compagnie) grazie al quale frequenta il mondo alternativo di Positano, dove girano diversi artisti internazionali, molti dei quali della beat generation e incontra John Giorno e Gregory Corso, col quale stringe una forte amicizia e coabiterà per qualche mese. Da sempre appassionato di letteratura e poesia della Beat Generation (di Kerouac, Ginsberg, Burroughs e gli altri), di arti visive, pittura e musica d'avanguardia, di rock e di punk, si reca negli Stati Uniti, in particolare a New York, dove visita la Factory di Andy Wharol, i graffity di Keit Haring, i quadri di Basquiat e assiste a concerti dei massimi musicisti di tendenza degli anni '70 e '80. Cosa che continua a fare anche in Italia, frequentando i più importanti concerti e covi della musica underground del Paese. Tanto che prende in gestione insieme a Pilar Castel (sorella dell'attore Lu Castel e regista di Teatro Ragazzi a Roma) Il Grigio Notte un locale nel centro di Trastevere, dove invita a suonare le band emergenti del panorama underground italiano, ma l'esperienza dura un solo anno.
La condizione economica però non gli permette di seguire fino in fondo i percorsi e le strade che di volta in volta intraprende. Napoli e Provincia sono inoltre un territorio difficile. L’arte e le attività creative con finalità sociali non sono ancora considerati un lavoro (come già avviene in altre regioni d’Italia), sono viste con diffidenza, reputate attività al massimo ricreative, futili. Difficilmente per questo tipo di impegno è previsto un compenso. Enti e amministratori locali si mostrano ancora poco sensibili all’arte, alla cultura e all’impegno sociale, soprattutto se di un certo tipo. Le risorse destinate a questo tipo di progetti sono scarse e la competizione è spietata, soprattutto se non sei disposto a compromessi e non ti leghi a un carro vincente o a un partito. Incontra tantissime personalità dell’arte, della cultura e dello spettacolo, che però impegnati nei loro progetti non lo aiutano ad emergere. Tutto quello che fa, con bambini e ragazzi di strada, disabili, nomadi e “matti”, Michele lo fa a livello volontario. Le cose precipitano, la figlia Anita cresce e l’esigenza economica si fa pressante.


al Centro Sociale DAMM
a Officina 99

Contro la sua propria natura frequenta un corso avanzato di formazione alla vendita e di consulenza assicurativa offerto gratuitamente dall’INA-Assitalia, che lo promuove consulente assicurativo e formatore di vendita. Il lavoro è stressante e obbliga a un impegno costante per raggiungere gli obiettivi previsti dai piani di vendita e battere la concorrenza, in quel campo cinica oltre misura. Michele vive una doppia vita, una di giorno travestito da yuppie aggressivo in giacca, cravatta e ventiquattrore e un’altra notturna, vissuta da artista, fatta di reading poetici e performance teatrali; ma non regge al ritmo, soprattutto non riesce più ad accettare quello che fa di giorno, non ci sta.
L’assicuratore sta lentamente uccidendo il poeta che è in lui.
Anche la relazione coniugale e il rapporto con la città (che sembra attraversare un momento critico, senza stimoli né prospettive, nel quale sembra sempre più difficile presentare progetti, fare cose e vivere d’arte) si deteriorano.
Ciò lo spinge a una svolta radicale. Si dimette dal lavoro liquidando il suo portafoglio clienti e con  valigia, bombetta, impermeabile, qualche travestimento, pochi panni e pochi soldi prende a girare l’Italia come poeta e artista di strada. Conosce artisti e cantastorie come Mauro Chechi
, Gualtiero Via, Otto e Barnelli, Silvestro Sentiero e tanti altri, coi quali allestisce diversi spettacoli. Gira un po' per l'Europa, in particolare in Germania (dove si ferma un po' a Berlino, dove ritrova i suoi compagni d'arte stabiesi che si sono trasferiti lì), in Olanda (ad Amsterdam e Rotterdam dove improvvisa spettacoli di strada) e in quasi tutta la Spagna. Si ferma qualche mese a Bologna, dove rappresenta Scene da un quartiere, uno dei suoi primi lavori. Decide di restare e torna a fare il cameriere sulla Riviera Adriatica, da cui è sempre stato attratto e dove ha tentato più volte di stabilirsi. Intanto si separa consensualmente (il divorzio arriverà tre anni dopo), anche se i rapporti con la moglie restano buoni, in particolare quelli con la figlia Anita, cui è legato da un amore profondissimo, fortemente ricambiato.


Michele sceglie di stabilirsi in Romagna. Presenta i suoi progetti creativi, teatrali e sociali a tutti i Comuni e agli Enti del territorio, da Rimini a Ravenna, da Cesena a Forlì. Diversi suoi progetti vengono accolti e finanziati. Il primo comune ad accogliere le sue proposte è quello di Cervia, dove chiede e ottiene la residenza. Continua ancora a lavorare come cameriere e come PR di una discoteca, ma nel frattempo riesce a mettere in scena alcuni suoi lavori teatrali. I primi sono una serie di reading poetici, poi le opere teatrali Futuro Fritto
(lo sfogo provocatorio di un poeta di strada, per metà barbone e per metà profeta, messo in scena al Wadada di Rimini e alla Taverna degli Squali di Milano Marittima); Da un sud a un altro (opera dedicata alla vita e alle opere di Che Guevara, rappresentata a Cesena; a San Marino e a Rimini (per il trentennale della morte, iniziativa del Comune e dell’Istituto delle Scienze dell’Uomo J. Maritain); L’incanto e il mistero(sul rapporto vita/morte e bene/male, rappresentata lungo i Cortili dei Salinari di Cervia, a Cesena, al Teatro Due Mondi di Faenza diretto da Alberto Grilli e Alessandro Gentili e al Teatro del Navile di Bologna diretto da Nino Campisi); Agenda Resistente (dedicata alla Resistenza Partigiana Romagnola e ispirata ai racconti della staffetta partigiana Elide Cenacchi, ultranovantenne e ancora vivente, con cui Michele stringe una profonda amicizia; presentata a Cervia; a Solarolo; nei Centri Sociali Occupati della Romagna e di Bologna; al Capolinea di Faenza; all’Aula Santa Caterina di Forlì; al Teatro Testoni di Bologna e a Brisighella per il 60° anniversario della Liberazione; al Chiostro San Francesco di Cesena selezionata per la Rassegna Nazionale 2007 di Teatro Civile promossa dal Teatro Bonci e nel 2009 per l’iniziativa Pace sotto le stelle promossa da Emergency e dal Comune di Cervia); Living duel (una cruda analisi della società contemporanea fondata sulla competizione, in cui vengono messi in scena cruenti duelli tra contendenti che si affrontano all’ultimo sangue, con la cronaca minuto per minuto dello scontro raccontata da un megafono) che Michele realizza coinvolgendo alcuni frequentatori della Taverna degli Squali (l’unico pub alternativo di Milano Marittima) formandoli come attori e provando il pomeriggio nei locali del Thai, una discoteca del luogo gestita da uno di loro. Il lavoro viene poi presentato alla Rassegna Teatrale Dei delitti e delle penne 1997 al Centro Giovani Casa Pomposa di Rimini e risulta tra i più apprezzati dal pubblico della rassegna.


Allo stesso tempo Michele riesce a portare avanti diversi progetti. I laboratori di scrittura creativa (nei quali intervengono scrittori come Carlo Lucarelli
, Eraldo Baldini, Gian Ruggero Manzoni, Daniele Serafini e l’autore e critico televisivo Marco Giusti) e i laboratori teatrali da lui proposti riscuotono un grande successo. Conosce scrittori come Simona Vinci, Tiziano Scarpa, Sandro Veronesi, Domenico Starnone e Giampiero Rigosi.


Molte sue performance sono ospitate nei centri sociali di Bologna (come il Teatro Polivalente Occupato
, il Vag 61, il Livello 57 e il Centro Sociale di via Fioravanti) e della Romagna (come Casa Pomposa e Quadrare il Circolo di Rimini, il Capolinea di Faenza e il Peace Maker di Imola). In quell’ambito incontra i poeti Alberto Masala e Serge Pey, il Gruppo di scrittori Wu Ming, Pino Cacucci, Oscar Marchisio, Stefano Tassinari, Valerio Evangelisti e il giornalista del Manifesto ed esperto di letteratura di fantascienza Daniele Barbieri e sua moglie Tiziana Dal Prà, fondatrice e responsabile della Coopertaiva Sociale d’avanguardia Trama di Terre che si occupa di donne migranti. Le sue iniziative e i suoi spettacoli piacciono, destando un vivo interesse in tutta la Regione e tra gli addetti ai lavori, con un importante riscontro mediatico. Suoi spettacoli come L'incanto e il mistero, Confessioni di un disoccupato disorganizzato e Agenda Resistente vengono ospitati dal Teatro del Navile diretto da Nino Campisi, dove tiene con grande successo anche laboratori di scrittura creativa. L’Emilia Romagna lo ha definitivamente conquistato e adottato.


A ottobre del 1998 incontra Manuela Foschi
, giornalista-pubblicista free-lance collaboratrice del Resto del Carlino, del Manifesto, della Rivista Carta e di altri giornali, dedita alle tematiche sociali e ambientali e attenta ai diritti dei migranti (nel 2009 la EMI pubblicherà Vite senza permesso un suo libro inchiesta che racconta 14 straordinarie storie di migranti). Si conoscono in occasione di un’intervista che Manuela vuole fare per Il Resto del Carlino sull’opera Agenda Resistente (dedicata alla staffetta partigiana Elide Cenacchi che vive a Cervia e che Manuela interpreterà più volte negli anni a seguire) che Michele sta per presentare al Caffè Roma, dove i tedeschi uccisero barbaramente dei civili.
Con Manuela visita l'India, l'Egitto, la Tanzania e si reca in diversi paesi del Sud America, in Messico, in Guatemala a Cuba dove dona la sua opera Da un Sud a un altro
dedicata al Che alla Biblioteca della Rivoluzione e al Centro Studi Ernesto Guevara diretto da Roberto Rodriguez e Indira Pineda dove incontra i figli del Che Aleida e Camillo Guevara e Alberto Granado. Nello stesso anno incontra Fabrizio De André (che aveva già incontrato a Napoli nel 1978 in occasione del suo concerto) e il figlio Cristiano a Faenza, dove pranzano insieme. Si salutano scambiandosi reciprocamente una dedica nelle loro rispettive agende. Zizzari dedicherà a lui una sua opera teatrale dal titolo Quando dal letame nascono i fiori, che sarà messa in scena dalle detenute e i detenuti della Casa Circondariale di Forlì.


Con Manuela Foschi
nasce un’intesa profonda e totale. Decidono di convivere e si stabiliscono a Pinarella di Cervia (si sposeranno civilmente 10 anni dopo, l’1 febbraio 2009). Insieme si dedicano con ardore ad attività creative, sociali e politiche, partecipando ai lavori del Forum Sociale Nazionale, al Forlì Social Forum e al Bologna Social Forum collaborando con attivisti e personalità di primo piano come Valerio Monteventi del Vag 61, Franco Berardi Bifo, Renato Lideo e Mauro Collina, dando vita a una serie di importanti iniziative, soprattutto contro la guerra, incontrando e stringendo amicizia con numerose personalità di quella nuova coscienza mondiale come Riccardo Petrella ed Emilio Molinari del Contratto Mondiale dell'Acqua come Bene Comune, Vittorio Agnoletto, Antonio Caronia e Associazioni come Attack, Emergency, Green Peace e tante altre, collaborando con organizzazioni, comitati ed esponenti di rilievo del Movimento dei Movimenti sorto a Seattle, definito dai media “No global”. Manuela partecipa al Forum Mondiale di Porto Alegre, mentre insieme sono attivi alle manifestazioni di protesta durante il G8 di Genova del 2001 e al Forum Sociale Europeo di Firenze, sia tra i fondatori del Gruppo Comunicazioni del Forum Nazionale sia nei lavori del Forum Europeo dei Teatri. Manuela, appassionata di teatro, diventa anche l’attrice principale in alcuni lavori teatrali di Michele, come in Agenda Resistente. Insieme partecipano a un laboratorio teatrale con Pippo Delbono e Pepe Robledo per la messa in scena dell'Enrico V al Teatro Comunale di Cervia.


Le attività creative e sociali di Michele sono ormai conosciute e apprezzate, e i media cominciano a interessarsi al suo lavoro creativo e sociale. Nel decennio che va dal 2000 al 2010 porta in scena nei teatri della Regione diverse sue opere, tra le più rappresentate Agenda Resistente
, Confessioni di un disoccupato disorganizzato e Moto Neopoetico Partenopeo, ma anche Living Duel, Da un Sud a un altro, L’Incanto e il Mistero e altre.
Tiene numerosi reading poetici che sono dei veri e propri spettacoli teatrali. Partecipa a festival e a rassegne teatrali di rilievo nazionale e internazionale e a manifestazioni artistiche promosse da enti pubblici e teatrali, associazioni e cooperative sociali e culturali, istituti scolastici, carceri, strutture psichiatriche, biblioteche e università, coi quali collabora anche all’organizzazione degli eventi. Su loro incarico, conduce (spesso su progetti da lui stesso proposti) attività creative sociali, educative, formative, riabilitative e terapeutiche operando direttamente nei luoghi del disagio psichico, fisico e sociale, come presso la Comunità Amaltea di Cervia dove per 4 anni svolge animazione teatrale con pazienti provenienti da Ospedale Psichiatrici Giudiziari come quello di Reggio Emilia. È invitato da diversi Istituti Scolastici a tenere corsi di formazione per insegnanti sull’uso didattico della scrittura creativa, delle attività teatrali e sulla lettura animata.


Nel 2000 il Dipartimento di Salute Mentale di Forlì lo incarica di condurre attività teatrali coi pazienti del Centro Diurno Psichiatrico di via Romagnoli, coi quali Michele fonda il Gruppo di Teatro Il Dirigibile
. È l’inizio di una storia umana e teatrale straordinaria che porta alla realizzazione di ben 12 opere teatrali originali in altrettanti anni di lavoro: Utko (ispirata al Piccolo Principe di Exupery), Stagioni, Non solo cabaret, Tambourine dream (un musical rock sul tema del desiderio), Esperando, Cuori di strada (un musical hip hop sull’emarginazione giovanile), Ogni testa un tribunale(ispirata a Ciascuno a modo suo di Pirandello), Il cortile delle storie sospese, Zia Pace(ispirata a Sei personaggi in cerca d’autore di Pirandello), Ceneri della ribalta, Progresso ma non troppo e Uno spettacolo sciuè sciuè.



Col
Dirigibile partecipa a numerose e prestigiose rassegne, a festival e convegni nazionali e internazionali dove incontra Claudio Misculin fondatore dell'Accademia della Follia; Horacio Czertok, Cora Herrendorf e Antonio Tassinari del Teatro Nucleo di Ferrara; Giuliano Scabia che ha seguito e divulgato l'esperienza di Franco Basaglia; Vito Minoia ed Emilio Pozzi tra i massimi esperti e docenti di Teatro Sociale all'Università di Urbino e Milano e codirettori della Rivista Teatri delle Diversità coi quali collabora in diverse iniziative; Mariano Dolci tra i primi a operare con marionette e burattini con pazienti psichiatrici; Enzo Toma del Teatro Kismet Opera di Bari; e personalità come Dario Fo, Moni Ovadia, Ascanio Celestini, Paolo Rossi, Lucia Vasini, David Riondino, Alessandro Gassman e molti altri.



Nel 2002 la Casa Circondariale di Forlì gli dà mandato di svolgere attività teatrali dentro l'Istituto di pena: nasce la Compagnia della Rocca
formata sia da detenute che da detenuti, coi quali Michele porta in scena ben tre opere teatrali, tra cui Natale in Casa Cupiello di Eduardo De Filippo, Quando dal letame nascono i fiori dedicata alla vita e alle opere di Fabrizio De André e Esperando ispirata a Aspettando Godot di Samuel Beckett. Si tratta della prima esperienza di un laboratorio teatrale permanente in un carcere che vede coinvolti e impegnati insieme donne e uomini detenuti. Per questo viene invitato a diversi convegni sul tema Teatro e Carcere dove incontra i registi delle più importanti esperienze come Armando Punzo e Annet Henneman della Compagnia della Fortezza di Volterra e Donatella Massimilla della Nave dei Folli che opera al Carcere di San Vittore e Michalis Traitsis che opera nel Carcere della Giudecca a Venezia e a Ferrara.

Judith Malina e Manuela Foschi


Nel 2005 il Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara gli dà incarico di svolgere attività teatrali coi pazienti del Dipartimento di Salute Mentale di Portomaggiore: nasce la Compagnia Gli Attivi Compagni
, anche qui ha inizio una meravigliosa esperienza umana e teatrale che termina con le rappresentazioni di Esperando e Oracoli.
Nel 2006 comincia la collaborazione col Cantiere Internazionale Teatro Giovani
diretto da Walter Valeri (poeta, regista e docente all'Harvard University e al MIT di Boston, già collaboratore di Dario Fo) e promosso dall'International Theater Center of New England-USA dell'Università di Harvard, dall'Università di Bologna e dal Centro Studi Teatrali dell'Università di Forlì. Michele e il suo Dirigibile saranno ospitati dall'importante e prestigiosa rassegna come una delle più significative esperienze teatrali in ambito sociale, prendendovi parte in tutte le edizioni fino alla sua fine intervenuta per mancanza di finanziamenti.
Collabora così con la Scuola Interpreti e Traduttori e il Centro Studi Teatrali dell'Università di Forlì diretto dalle docenti Isabel Fernandez Nieto
e Marie-Line Zucchiatti, tenendo laboratori che portano alla realizzazione degli spettacoli Veinte años no es nada (in lingua spagnola, sul tema dei desaparecidos argentini) e Nunc, malmomentum (plurilingue) presentata al 1° Festival Internazionale di Teatro Universitario di Benevento Universo Teatro promosso dal direttore artistico Ugo Gregoretti, dove incontra Judith Malina del Living Theatre.
Parallelamente Michele parteciperà al Porto dei Poeti
, una rassegna internazionale di poeti famosi e non, provenienti da tutto il mondo, che partendo da Cesenatico si dispiega per tutta la Regione e non solo, diretta e organizzata dallo stesso Walter Valeri e dal poeta Stefano Simoncelli, dove incontra poeti come Giovanni Nadiani, Pina Piccolo, Giancarlo Sissa, David Castillo, Sam Cornish, Judson Evans, Julio Monteiro Martin, Ennio Cavalli e altri.


Nel 2008 le esperienze teatrali del Dirigibile
di Forlì e degli Attivi Compagni di Portomaggiore entrano nel Progetto Regionale Teatro e Salute Mentale, promosso dall’Associazione Arte e Salute e dall’Istituzione Minguzzi di Bologna, dal Servizio Sanitario Regionale e dalla Regione Emilia Romagna. Il progetto, legato a una serie di prestigiose rassegne teatrali in tutta la Regione, si prefigge di riconoscere a queste realtà il loro valore puramente teatrale, la loro valenza e funzione artistica e culturale, dando loro la più ampia visibilità. Qui entra in rete con le più importanti realtà teatrali in ambito pschitrico della Regione e coi registi che le dirigono come Nanni Garella e Gabriele Tesauri della Compagnia Arte e Salute che opera a Bologna e all'Arena del Sole, la Compagnia Lenz di Parma, Andreina Garella del Festina Lente Teatro di Reggio Emilia e tutti gli altri già menzionati.
Con Gli Attivi Compagni
partecipa alle edizioni 2008 e 2009 del Progetto La Società a Teatro promosso dal Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara.
Nel 2009 i pazienti-attori del Dirigibile
di Forlì e degli Attivi Compagni di Portomaggiore vengono richiesti e coinvolti come comparse per la fiction televisiva su Franco Basaglia C’era una volta la città dei matti, prodotta da Claudia Mori e andata in onda a febbraio su RAI 1 per la regia di Marco Turco, con Fabrizio Gifuni e Vittoria Puccini.


Zizzari partecipa poi a progetti sovra provinciali che lo vede impegnato in interventi di avanzata sperimentazione di attività creative riabilitative e di formazione del personale psichiatrico presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Rimini e presso l’ex Convento San Bartolo, una struttura del Dipartimento di Salute Mentale di Ferrara.
Nel 2008 partecipa con studenti dell'Università di Urbino al VII Congresso Internazionale del Teatro Universitario
svoltosi a Puebla in Messico promosso dall'Associazione Internazionale Teatro Universitario (AITU), per conto del Teatro Aenigma diretto dal docente di Teatro Sociale Vito Minoia e del regista Gian Franco De Bosio, come regista e protagonista di un riadattamento teatrale di due testi del Ruzante, che ha tradotto dal padovano in napoletano per renderlo più comprensibile al pubblico messicano. Lo spettacolo riscuote un enorme successo.
Nel 2009, sulla base della sua esperienza teatrale con Il Dirigibile
, nasce un nuovo progetto promosso dal Dipartimento di Salute Mentale, dal Centro Diego Fabbri e dal Centro Studi dell’Università di Forlì: il Progetto Teatro Aperto che riscuote un grande successo e cui prendono parte studenti, giovani operatori sanitari e giovanissimi con problematiche psichiatriche.


Nel 2010 Zizzari con il suo Dirigibile
è ancora invitato al Cantiere Internazionale Teatro Giovani, e per la terza volta al Festival Nazionale dei Teatri delle Differenze Teatri Paralleli, oltre che alla 12° edizione del Festival del Teatro Sociale Proscenio aggettante di Castrocaro Terme promosso dalla (FITeL) Federazione del Tempo Libero Nazionale di Cgil, Cisl e Uil, al quale aveva già partecipato ottenendo nel 2006 il premio per la miglior regia, nel 2007 i premi per la miglior regia e la miglior scenografia e nel 2008 ancora una speciale menzione per la regia.
Nel corso dello stesso anno 2010 partecipa – con l’opera Destini Globali
realizzata con gli studenti del Liceo Scientifico Statale “A. Righi” di Bagno di Romagna (FC) – al Festival delle giovani idee DiregiovaniDirefuturo Roma 2010 (promosso daMinistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Lazio, Comune di Roma e Regione Emilia Romagna) e al Festival Nazionale del Teatro Scolastico Elisabetta Turroni svoltosi al Teatro Bonci di Cesena.
Fonda infine l’Associazione culturale e teatrale Living Act
, attraverso cui forma un gruppo di giovani attori, coi quali riprende a lavorare su alcune sue opere.
A maggio 2011 viene pubblicata (col contributo dell'Associazione dei familiari pazienti psichiatrici Solidalmente
, di Agire Sociale -Centro Servizi per il Volontariato e del Dipartimento di Salute Mentale di Ferrara) una guida d'intervento per familiari, volontari e operatori sociali e sanitari dal titolo Per un approccio espressivo multidisciplinare in ambito psichiatrico, in cui viene illustrato il metodo di lavoro teatrale ed espressivo che Zizzari ha elaborato e applicato per decenni in campo sociale e psichiatrico.


Nello stesso anno – mentre prepara l’allestimento di Uno spettacolo sciué sciué  
coi pazienti del DSM di Forlì e una nuova rappresentazione di Esperandocon gli studenti del Liceo Scientifico Statale “A. Righi” di Bagno di Romagna – partecipa con la sua Compagnia Il Dirigibilealla Rassegna Babele Teatrale in costruzione 2011 come autore e regista dell’opera Ceneri della ribalta, che va in scena al Teatro Comunale di Cesenatico, al Teatro Testori e a Sant’Omero di Teramo per il Festival di Teatro delle Differenze Teatri Paralleli 2011 e ancora a Forlì per la Rassegna Piazze d’Estate 2011 promossa dal Comune di Forlì e dalla Regione Emilia Romagna.
È inoltre tra gli ideatori del Progetto Un Palcoscenico per tutti 2011 e 2012
che – promosso dal Dipartimento di Salute Mentale, dal Liceo Classico Morgagni, dal Centro Diego Fabbri e dal Centro Studi Teatrali Dipartimento SITLeC dell’Università di Bologna Sede di Forlì – vede impegnati pazienti psichiatrici e studenti liceali in un’esperienza teatrale comune che porta alla formazione della Compagnia Fuori di banco che al Teatro Diego Fabbri di Forlì mette in scena gli spettacoli Apparire!Apparire!Apparire! e Volando sul pregiudizio. Con gli stessi pazienti e studenti conduce un seminario teatrale congiuntamente con l’attore comico bolognese Vito.


Nel settembre 2012 partecipa al Festival del Teatro Sociale Proscenio aggettante 2012
, promosso dalla FITeL Cgil Cisl Uil Nazionale e dove riceve il premio speciale della giuria come autore e regista di Uno spettacolo sciué sciué, che va in scena al Teatro Testori di Forlì e al Padiglione delle Feste di Castrocaro Terme.

Nello stesso mese accade un evento tanto meraviglioso e straordinario quanto atteso. Infatti – dopo tre anni di trafile burocratiche e un lungo e faticoso iter di adozione internazionale portato avanti insieme alla moglie e compagna Manuela Foschi
– riesce finalmente a portare a casa dall’Etiopia Rahel, una bambina di tre anni abbandonata a solo qualche giorno dalla nascita. Nonostante l’impegno considerevole che la cosa comporta, l’arrivo della figlia adottiva porta con sé una gioia infinita e regala un senso nuovo alla loro vita.


Alla fine del 2012 alcuni suoi interventi sul tema Teatro e Salute e la sua esperienza teatrale con la Compagnia Il Dirigibile vengono ospitati e pubblicati nel testo Il Teatro Illimitato: Progetti di cultura e di salute mentale edito da Negretto Editore di Mantova, come sintesi del Progetto Regionale Teatro e Salute Mentale promosso dalla Regione Emilia-Romagna, dal Servizio Sanitario Regionale, dalla Associazione Onlus Arte e Salute e dall’Istituzione Minguzzi di Bologna.
Tra il 2012 e il 2013 Zizzari partecipa ancora alle Rassegne Babele Teatrale in costruzione 2012 e 2013
e Piazze d’Estate 2012 e 2013 di Forlì e al Festival di Teatro delle Differenze Teatri Paralleli 2013 di Sant’Omero di Teramo dove ripropone opere come EsperandoCeneri della ribalta quest’ultima, rititolata Progresso ma non troppo, viene rivisitata ad hoc per la Notte Verde 2013 per l’innovazione responsabile promossa dai Comuni e dai Poli Universitari di Forlì e Cesena.


Nel 2013
partecipa poi al 15° Festival Internazionale delle Abilità Differenti per la 6a edizione del Concorso-Rassegna Open Festival di Carpi e Correggio promossi dalla Coop Sociale Nazareno dove riceve il Secondo Premio della Giuria come autore e regista di Ceneri della ribalta e alla 3a edizione del Progetto Un Palcoscenico per tutti come regista di un laboratorio con i pazienti del Dipartimento di Salute Mentale e gli studenti dell’Istituto Tecnico Economico Carlo Matteucci di Forlì che porta alla formazione della Compagnia Senza Barriere e alla realizzazione dello spettacolo Prometeo liberato che va in scena al Teatro Testori di Forlì.
Nello stesso tempo Michele continua a partecipare a reading e a eventi poetici. Un suo testo poetico dedicato ai migranti del mondo viene pubblicato sull'Antologia Verrà domani e avrà i tuoi occhi
edita dalla Compagnia delle Lettere.



In particolare partecipa alle iniziative del Movimemto Internazionale dei 100mila poeti per il cambiamento
coordinate a Bologna e in Emila Romagna dalla poeta Pina Piccolo e dalla poeta e regista teatrale Marina Mazzolani come il DDT (Diversi Dirompenti Teatri) di Imola del maggio-giugno 2013. Iniziative che portano alla pubblicazione di un'Antologia di Autori Vari titolata proprio 100mila poeti per il cambiamento edita da Qudu Libri di Bologna, dove viene pubblicato il suo testo poetico Un'arma per ferire. In quell'ambito incontra poeti come Fawzi al Delmi, Khaled Al-Nassiry Soliman, Hamid Barole Abdu (già suo amico), Patrizia Dughero, Antar Mohamed Marincola e Paul Polansky.


Altri suoi testi poetici e racconti vengono invece pubblicati da Mobydick
per la Rivista Letteraria Tratti diretta da Guido Leotta. Sempre nel 2013 stringe amicizia col poeta romagnolo Giovanni Nadiani (linguista e traduttore di lingue germaniche) e Guido Leotta (compositore della formazione musicale Faxtet oltre che fondatore della Casa Editrice Moby Dick e direttore della Rivista Tratti). Nadiani lo coinvolge nella regia e nella rappresentazione teatrale di un suo scritto dal titolo Terminal: Blues del broker fallito, un’opera forte e coraggiosa che partendo dalla misera biografia di un broker romagnolo fallito (abbandonato da tutti e ridotto a vivere in uno scalo merci dove fa i conti con la propria coscienza rappresentata da un gatto randagio napoletano) mette a nudo la folle e distruttiva agonia del capitalismo e del consumismo nella loro fase terminale. Zizzari collabora al testo di Nadiani e alla regia dello spettacolo dando voce e corpo al gatto-coscienza. I due poeti riescono così anche a realizzare un esperimento linguistico quasi unico facendo dialogare nel vivo della scrittura e dell’azione scenica due dialetti-lingua come il romagnolo e il napoletano. L’opera (anche pubblicata dalla Casa Editrice Mobydick di Faenza con CD della registrazione integrale dello spettacolo allegato) va in scena con le musiche composte ed eseguite dal vivo dai Faxtet e con straordinario successo al Complesso degli ex Salesiani di Faenza nell’ambito del 25° Tratti’n Festival In/Chiostri Simpatici, al Festival della Poesia 2014 di San Mauro Pascoli diretto da David Riondino, al Teatro degli Atti di Rimini per la Rassegna Lingue e Teatri di confine e nel 2015 al Teatro Due Mondi di Faenza e all’Arena della Balle di Paglia di Cotignola.

poetando
con Dario Fo
dietro le quinte
Esperando alla Città della Scienza di Napoli

A novembre Zizzari torna nella sua Napoli, ospite con la Compagnia Il Dirigibile dell’edizione 2013 di Futuro Remoto promossa dalla Città della Scienza, dal Comune di Napoli e dalla Regione Campania, come autore e regista dell’opera Esperando, l’incasso dello spettacolo viene devoluto per la ricostruzione della Città della Scienza distrutta da un incendio doloso. E proprio come autore e regista di Esperando – originalissima rivisitazione tutta "zizzaresca" di Aspettando Godot, messa in scena più volte con detenute e detenuti della Casa Circondariale di Forlì, con pazienti psichiatrici del Dipartimento di Salute Mentale di Forlì, di Portomaggiore e Ferrara, con studenti del Liceo Scientifico "Righi" di Bagno di Romagna e altri gruppi di attori – Zizzari è invitato e la sua opera ospitata alla prestigiosa Mostra Prigionie invisibili dedicata a Samuel Beckett, ideata e curata dal regista giapponese Yosuke Taki, grande interprete ed esperto del teatro beckettiano. La mostra – in esposizione alla Casa del Teatro di Villa Doria Pamphili a Roma dal novembre 2013 al gennaio 2014 – è promossa dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione artistica, da Biblioteche e Teatro di Roma Capitale. La Mostra Prigionie invisibili verrà poi presentata in diverse iniziative e città italiane come nel 2015 alla Rassegna Destini Incrociati di Pesaro, promossa dal Ministero dei Beni Culturali, dall’Università di Urbino, dal Dipartimento Cultura di Roma Capitale e dalla Rivista Europea Catarsi Teatri delle Diversità diretta da Vito Minoia, docente di teatro e grande studioso di Teatro Sociale.


Scene di
Esperando vengono mandate a ciclo continuo in una sala dell’esposizione, mentre un pannello fotografico dello spettacolo campeggia insieme a quelli di Rick Cluchey (ergastolano di San Quentin folgorato già nel 1957 dal teatro di Beckett, divenuto regista e graziato per meriti teatrali), Susan Sontag (che ha rappresentato Aspettando Godot tra le macerie di Sarajevo), Giorgia Palombi (che l’ha messo in scena coi detenuti del Carcere di Secondigliano di Napoli), Armando Punzo della Compagnia della Fortezza di Volterra, Gianfranco Pedullà (coi detenuti della Casa Circondariale di Arezzo), Pippo Delbono e Claudio Collovà (coi ragazzi del Carcere Minorile di Palermo). Durante gli incontri di presentazione e approfondimento della mostra Zizzari stringe forte amicizia con Yosuke Taki, incontra Paolo Ruffini (responsabile e curatore della Casa dei Teatri), Vito Minoia, Claudio Quartucci e Carla Tatò (tra i massimi interpreti di Beckett), Giancarlo Cauteruccio (che lo ha interpretato in dialetto calabrese) e Dario Evola (docente di Estetica all’Accademia delle Belle Arti di Roma).

Mostra su Beckett


Nel 2014 il regista e video maker Giuseppe Ferreri
(col quale Zizzari ha più volte collaborato e stretto profonda amicizia) realizza un trailer e un film documentario sulla straordinaria esperienza umana e artistica del Dirigibile dal titolo Più leggeri dell’aria, cui stava da tempo lavorando. Il trailer e il film, entrambi di forte impatto emotivo e di elevato spessore poetico e cinematografico, hanno un successo incredibile, tanto che saranno poi proiettati in diverse occasioni, anche insieme alle rappresentazioni dei nuovi spettacoli della Compagnia come Matto Gradimento, un'opera sulla condizione di coloro che vivono un disagio psichico e del loro rapporto coi servizi psichiatriciche va in scena in importanti rassegne come nell’edizione 2014 del Teatro Sociale Internazionale Altre Espressività di Gorizia e dell’edizione 2015 del Festival Màt di Modena.
Grazie a Ferreri
stringe amicizia col cantautore napoletano Ivano Marzocchi dei 127 Rosso che vive e opera a Bologna e che compone musiche e testi di forte impegno sociale e con Antonio Prestieri in arte Maldestro, vincitore del Premio Ciampi e del Premio De André. Con Ivano Marzocchi, i cui testi sono in perfetta sintonia coi suoi, riporta in scena Moto Neopoetico Partenopeo al mitico teatro di Lucio Dalla, e cioè al Teatro del Navile di Bologna diretto da Nino Campisi col quale collabora da anni.


Nel corso del 2014 Zizzari
porta in tournée Matto Gradimento, l'ultimo lavoro teatrale realizzato con la Compagnia Il Dirigibile, con la quale partecipa anche alla 4a edizione del Progetto Un palcoscenico per tutti, che vede impegnati in un’esperienza teatrale comune i suoi attori e quasi 30 studenti del Liceo Scientifico Statale di Forlì. Nasce la Compagnia Fuori di Classe che realizza uno spettacolo sui fenomeni di migrazione e sulle società multiculturali del mondo globalizzato dal titolo Trame migranti, tra l'altro dedicato al regista senegalese e attore del Teatro delle Albe di Ravenna Mandiaye Ndiaye deceduto nel 2014, che va in scena al Teatro Testori di Forlì.
Nel 2015 Zizzari mette più volte in scena Matto Gradimento
e L’Orda che verrà, un suo testo poetico dedicato ai  nuovi migranti e a Pier Paolo Pasolini, che subito diventa una nuova performance poetica che va in scena con le musiche di Alessandro Valentini e Milko Merloni (componenti dei Faxtet) al DDT (Diversi Dirompenti Teatri) di Imola, cui aveva preso parte anche nel 2014. Nello stesso anno alcuni suoi testi poetici vengono pubblicati dalle Edizioni SEAM nell’antologia I dialetti nelle valli del mondo, testi che verranno poi presentati al pubblico al Teatro Mariani di Sant’Agata Feltria.


Una menzione va dedicata alla figlia maggiore Anita
, avuta dalla prima moglie, di cui Michele è particolarmente orgoglioso. Anita (che ha conseguito una laurea in Lingue e Letterature Arabe e una seconda in Relazioni Internazionali all'Orientale di Napoli, entrambe con lode e il massimo dei voti) dopo aver viaggiato dal Sud America ai Paesi Arabi e aver lavorato prima in Yemen, poi due anni a Damasco come docente di lingua italiana per l'Istituto Italiano di Cultura (fino allo scoppio della crisi siriana) e infine in Inghilterra, si stabilisce in Norvegia, dove conduce una brillante carriera professionale, tanto da ottenere dalla provincia di Molde un incarico pubblico nel campo dell'assistenza ai profughi e agli immigrati di origine araba, dalla prima accoglienza ai programmi di sostegno alle famiglie e alle donne, dall'inserimento e formazione scolastica dei minori alla consulenza per le aziende di immigrati residenti in Norvegia da tempo.

al Teatro Bonci di Cesena


Nel 2015 e nel 2016 Zizzari riporta in scena
Agenda Resistente (ai Teatri Comunali di Cervia e Gambettola) e Oracoli per l’edizione 2015 del Teatro Sociale Internazionale Altre Espressività di Gorizia, al Teatro Comunale di Gambettola, al Teatro Testori di Forlì, al Drama Teatro di Modena per l’edizione 2016 del Festival Màt e al Comunale di Cesenatico per la 5a edizione del Progetto Un palcoscenico per tutti, per il quale con gli attori del Dirigibile e studenti dell’Istituto E. Ferrari di Cesenatico forma la Compagnia dell’Oltrebanco. Nell’ambito dello stesso Progetto comincia a collaborare anche col Dipartimento di Salute Mentale di Cesena formando un nuovo Gruppo di Teatro con pazienti psichiatrici di Cesena e gli studenti di Cesenatico.
Nell’estate del 2016 - dopo l’improvvisa scomparsa dell’editore e poeta faentino
Guido Leotta (fondatore della casa Editrice Moby Dick e della Rivista Letteraria Tratti - muore per una grave malattia anche l’amico e poeta Giovanni Nadiani. Per Zizzari è una grave perdita. Aveva infatti stretto con loro una profonda amicizia e un’importante collaborazione, che aveva portato alla realizzazione del testo/spettacolo Terminal: Blues di un broker fallito (di cui abbiamo già trattato sopra). Zizzari partecipa a tutte le iniziative organizzate per ricordare la loro straordinaria produzione letteraria e artistica, come quelle al Teatro 2 Mondi di Faenza.
Nel 2017 Zizzari realizza una serie di interessanti esperienze teatrali con diversi Istituti Scolastici e col Dirigibile, portando in scena alcune sue opere forti, come Esperando (con gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore L. Da Vinci di Cesenatico), Vite senza permesso, trame migranti (con gli studenti del Liceo Psicopedagogico e delle Scienze Umane di Forlimpopoli, per l’edizione 2017 del Progetto Un palcoscenico per tutti), Un Dramma per la Pace (con oltre 70 alunni dell’Istituto Comprensivo n.8 di San Martino in Strada di Forlì) e Uno spettacolo sciuè sciuè con la Compagnia Il Dirigibile presentato anche all’edizione 2017 del Festival Màt di Modena, al Teatro Testori di Forlì e al Teatro Bonci di Cesena; oltre a presentare Agenda Resistente alla 14° edizione dell’iniziativa Nel Senio della Memoria promossa dal Centro di Produzione e Ricerca Primola di Cotignola.


A fine anno viene pubblicato il volume "A Teatro. In Compagnia"
edito dalle Edizioni Pendragon di Bologna, che analizza (dai diversi punti di vista delle figure professionali e degli attori coinvolti e sotto l’aspetto artistico, formativo, sociale, clinico e terapeutico) le tre più importanti esperienze teatrali in campo psichiatrico della Regione Emilia Romagna, tra cui quella della Compagnia Il Dirigibile di Forlì fondata e diretta da Zizzari. Esperienze che i registi raccontano dal punto di vista umano, del loro vissuto e delle motivazioni che li hanno spinti a operare nel sociale e in particolare con utenti psichiatrici; ma soprattutto per ciò che riguarda la drammaturgia, le metodologie di lavoro e la loro valenza artistico-teatrale. Il volume viene presentato per il 40° Anniversario della Legge Basaglia alla Settimana del Buon Vivere 2018 di Forlì insieme al reading-concerto La Terapia del Fulmine dei Wu Ming Contigent che descrive la vergogna dei manicomi in Italia.
Nel 2018 Zizzari
traduce in napoletano alcuni testi del poeta Giovanni Nadiani che presenta per la prima volta alla Bottega Bertaccini di Faenza; per poi portare in scena Agenda Resistente alla 22a edizione del Giardino della Poesia di San Mauro Pascoli, mentre una sua nuova versione col titolo di L'Elide ribelle viene presentata all'Istituto Storico della Resistenza di Forlì e al Parco della Pace e della Resistenza di Pieve di Rivoschio di Forlì-Cesena per le Celebrazioni del 25 Aprile e della Resistenza.



Nel 2018
la Casa Editrice L’Arcolaio di Forlì pubblica una sua raccolta di racconti dal titolo Favole per un mondo possibile, per la prefazione dello scrittore Daniele Serafini e illustrazioni di Anna Maria Garavini.
Uno strano libro scritto per ragazzi e adolescenti, ma che punta di arrivare anche al cuore e alla testa degli adulti, dove sono protagonisti barche e treni (mezzi di trasporto che hanno consentito agli uomini di viaggiare, di conoscere, di incontrarsi, di confrontarsi e di scambiare beni e saperi) e perfino esseri alieni.
La raccolta si compone di 3 racconti. Il primo, Pesce Fritto innamorato
, è dedicato al mare, alla vita di mare e ai porti dell'Adriatico (in particolare ai porto-canali di Cesenatico e Cervia). Narra di un amore contrastato, tra un popolare peschereccio e una barca a vela d'alta classe.
Il racconto è denso di messaggi sulla tutela del mare e della natura, sui cambaimenti climatici, sulla discriminazione sociale, sul rispetto delle diversità, sulla forza dell'Amore e sulla pace, ma anche ricco di suggestioni e riferimenti mitologici.
Il secondo, Treni ribelli
, è una storia ironica ed emblematica che vede protagonista un suggestivo e romantico mezzo di trasporto: il treno, anzi i treni, che si ribellano alla stressante e frenetica vita contemporanea, alle barriere sociali e alle divisioni tra i popoli.
il terzo, Processo a Elah
, è una metafora di genere fantastico, particolarmente attuale e densa di ironia, sui pregiudizi, le discriminazioni e le paure che nutriamo nei confronti dell’altro, del diverso o di chi proviene da altri paesi o altre culture. La pubblicazione del libro dà a Zizzari l’opportunità di dare vita così a una serie di divertenti e dibattute presentazioni del testo.

con Cesare Moreno

A luglio Zizzari incontra il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris, che si oppone fermamente alla politica xenofoba del governo formato da Lega e Movimento 5 Stelle; insieme ad altri sindaci italiani, come il Sindaco di Riace Domenico Lucano (poi proposto per il Nobel per la Pace per le sue politiche d’inclusione e di accoglienza), addirittura sospeso e inquisito per aver disobbedito alle direttive disumane e di chiaro stampo razzista del Ministro degli Interni Salvini.
Nel corso dell’anno partecipa con la Compagnia Il Dirigibile
alla XII edizione di Terra Madre – Salone del Gusto 2018 di Torino e alla Stagione Teatrale 2018/2019 di alcuni teatri dell’Associazione Teatrale Emilia Romagna, come autore e regista dello spettacolo Vite senza permesso, trame migranti (presentato al Teatro Comunale di Cesenatico, al Drama Teatro di Modena e all’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola) e come regista e interprete (nei panni del protagonista Luca Cupiello) di una sua rivisitazione di Natale un Casa Cupiello di Eduardo De Filippo, che va in scena al Comunale di Cesenatico, al Teatro San Luigi di Forlì e nel 2019 al Teatro Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano e alla Fabbrica delle Candele di Forlì.
In ottobre Zizzari segue i lavori del 1° Congresso Mondiale della Trasformazione Educativa
organizzato dall’Associazione Maestri di Strada di Napoli fondata da Cesare Moreno (conosciuto tra la fine degli anni ’70 e gli anni '80 nei suoi percorsi d’impegno sociale e politico), durante il quale vengono enunciati e sviluppati principi teorici, studi, pratiche e valori umani e sociali necessari per formare insegnanti, operatori sociali ed educatori motivati, preparati e consapevoli; per una reale trasformazione del sistema educativo e scolastico, e quindi della società.


Nel 2019
Zizzari è impegnato nelle presentazioni del suo libro Favole per un mondo possibile (alla Biblioteca Malatestiana e alla Libreria Coop di Cesena e alla Fabbrica delle Candele di Forlì per l’iniziativa Incontri con gli Autori La Letteratura Artefice dell’Utopia organizzata dal Gruppo di Lettura Biblioteca di Babele e dalla Casa Editrice L’Arcolaio) e in una serie di iniziative di sostegno e di solidarietà a favore dei migranti, sotto feroce attacco della politica xenofoba del nuovo governo, e anche per sostenere Mediterranea Saving Humans, la nave che opera volontariamente nel Mediterraneo per il salvataggio in mare dei migranti. Iniziative per le quali realizza un nuovo lavoro dal titolo "Dove fuggite alla vista di un uomo?", uno spettacolo poetico musicale per la fratellanza universale, che - attraverso l’improvvisazione teatrale, l’ironia, la musica e la poesia e partendo dalle reazioni ai fenomeni migratori – riflette sulla banalità del pregiudizio e del razzismo smontandone i fondamenti ideologici; per individuare nell’accoglienza, nella solidarietà, nel rispetto dell’altro e delle diversità, nei diritti e nella giustizia sociale i valori fondanti della civiltà.

col Sindaco di Napoli Luigi De Magistris


Mentre a Forlì Zizzari
dà vita a un esperienza teatrale autonoma e volontaria con un gruppo di giovani italiani e di origine straniera col sostegno dell’Associazione Mandalà, ne conduce un’altra a Rimini, con un laboratorio di espressione teatrale dal titolo Il Teatro che ti dà la mano che vede coinvolti tutti insieme persone che vivono disagio psichico, loro familiari, volontari e giovani migranti, che termina con lo spettacolo Vite senza permesso, trame migrantil messo in scena al Museo degli Sguardi di Rimini (per il Progetto In_contro finanziato dalla Regione Emilia Romagna e dal Ministero del Lavoro e promosso dalle Associazioni riminesi VolontaRimini, Vite in Transito e Orizzonti Nuovi e dalle Cooperative Sociali CAD e Ardea) e sulla spiaggia di Marina Centro per il Festival del Consuno Responsabile IT.A.CA' 2019 promosso dal Comune di Rimini e dall'Università del Turismo di Bologna.


Nel maggio dello stesso anno – interpretato dagli attori Beppe Aurilia
, Francesco Porzio e Carmen Nardi – va in scena al Teatro Rasi di Ravenna l’anteprima di un suo nuovo lavoro teatrale, Lo Scugnizzo: la storia di un ragazzo cresciuto in una delle periferie più degradate di Napoli, in una realtà comune a tutti gli adolescenti delle periferie del mondo, costretti a crescere tra povertà, emarginazione e violenza, in un contesto di forte degrado umano, culturale, sociale e ambientale. La sua, nonostante la tragicità degli eventi narrati, è una testimonianza coraggiosa e di speranza, e allo stesso tempo un’implorazione rivolta all’intera comunità; affinché tutti possano vivere vite degne di essere vissute. In giugno viene invitato a presentare dal Comitato Scientifico della Biblioteca Malatestiana di Cesena (col quale aveva già collaborato in passato come per la presentazione del libro Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi) Delitti senza castigo di Loriano Macchiavelli.

Nell'ottobre 2019 la IOD Edizioni di Napoli pubblica le raccolte poetiche Balzi ribelli e Sudori inediti, prime uscite della Collana di Poesia Contemporanea Il Pane e le Rose, curata dallo stesso Zizzari, con prefazioni di Miro Gori e Stefano Taccone.
Il 22 novembre le raccolte vengono presentate in anteprima al PAN -
Palazzo delle Arti di Napoli; tra i relatori l'Assessore alla Cultura di Napoli Eleonora De Majo, l'artista visivo e docente all'Accademia delle Belle Arti Salvatore Manzi, Maria Rosaria Davo della Rivista Letteraria Achab e Marco Rossi-Doria, tra i massimi esperti di politiche educative e sociali. I testi letti dall'autore sono accompagnati dalle musiche di Gianluca Salerno e Dario Perroni.
Il giorno dopo, il 23 novembre, sono presentate a Castellammare di Stabia, sua città natale, nell'ambito del prestigioso Stabia Teatro Festival - Premio Annibale Ruccello per la Poesia e la Drammaturgia 2019
per la Rassegna Letteraria curata dalla professoressa Maria Carmen Matarazzo dell'Associazione Culturale Achille Basile - Le Ali della Lettura.

Nei primi mesi del 2020 le due raccolte vengono presentate in alcune biblioteche della Romagna come la Biblioteca Malatestiana di Cesena e in diverse altre circostanze. Le presentazioni assumono le caratteristiche di veri e propri spettacoli, in cui i testi vengono interpretati dall'autore su musiche dal vivo, come già per il suo spettacolo di Teatro-Poesia Moto Neo Poetico Sonoro e per l'opera teatrale Agenda Resistente (dedicata alla staffetta partigiana Elide Cenacchi) sempre accompagnati da valenti musicisti, come Stefano Fariselli, Alessandro Tiozzi, Michelangelo Severi, i Faxtet, i Caracoles, il Trio Bella Ciao (con Gianluigi Tartaull, Ivan Corbari e Umberto Rinaldi), il Duo Baguette (di Andrea Branchetti e Nicole Fabbri) e altri.

Intanto Zizzari porta in tournée col titolo I Figli sono figli! una sua rivisitazione di Filomena Marturano di Eduardo De Filippo. Lo fa con la Compagnia Il Dirigibile. L'opera va in scena Teatro Comunale di Cesenatico, al Salone Snaporatz di Cattolica e all’Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola per la Stagione Teatrale 2019/2020 dell’ATER e al Teatro Silvio Pellico di Sarsina.
A inizio 2020 Zizzari
partecipa, come regista e fondatore della Compagnia Il Dirigibile (formata da utenti e operatori del Dipartimento di Salute Mentale di Forlì) al Convegno Nazionale Il Teatro Diffuso – Esperienze di Teatro nella Salute Mentale in Italia di Bologna, promosso dalla Regione Emilia Romagna, dal Servizio Sanitario Regionale, da Arte e Salute e dall’ERT- Fondazione Emilia Romagna Teatro e dal Centro Diego Fabbri di Forlì. Il convegno vede la partecipazione delle più importanti esperienze teatrali in ambito psichiatrico di tutt’Italia.
In marzo scoppia l'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia causata dal Virus Covid 19 che interrompe ogni attività sociale e di spettacolo in tutto il Paese fino a giugno.
Scuole, biblioteche, librerie, cinema, teatri, stadi, luoghi di aggregazione e piazze vengono interdetti al pubblico. Saltano tutti i festival, le rassegne, le iniziative, le manifestazioni e i concerti in programma. Il mondo dell'arte e della cultura è in ginocchio. Per gli artisti d'ogni settore è un colpo durissimo. Superata la fase critica della pandemia le attività culturali e artistiche riprendono un po' alla volta. In estate
Zizzari partecipa a Budrio Estate 2020 col poeta Alberto Masala e la cantante solista Carlotta Cortesi e all'Edizione 2020 del Giardino della Poesia di San Mauro Pascoli per la direzione artistica di Miro Gori con il reading poetico-musicale La Poesia che nutre l'Utopia, presentazione-spettacolo delle raccolte poetiche Balzi ribelli e Sudori inediti edite dalla IOD Edizioni con musiche di Stefano Fariselli e Alessandro Tiozzi, raccolte che vengono presentate anche a Casa Madiba Network di Rimini, al Magazzino Parallelo di Cesena e all'AHAB di Faenza.
Nello stesso anno, una sua opera sulla violenza minorile dal titolo Lo Scugnizzo viene inclusa nella Rassegna Viso-in-Aria e nel cartellone della Stagione Teatrale 2020/2021 di Ravenna Teatro che si tiene al Teatro Rasi di Ravenna, sede del Teatro delle Albe di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari.
Nel corso del 2020 e del 2021 elabora per la Compagnia Il Dirigibile
una sua versione di Miseria e Nobiltà, storica commedia di Eduardo Scarpetta, dal titolo Per fame e amore si fa tutto, che va in scena a fine 2021 al Teatro Parrocchiale di San Martino in Strada e al Teatro Comunale di Cesenatico. Nel 2021 partecipa come attore al film Tutti i nostri ieri di Andrea Papini.

Intanto continua a presentare in forma di spettacolo la sua poesia con il reading poetico-musicale La Poesia che nutre l'Utopia all'Edizione 2021 di Autori sotto la Torre San Michele e alla Biblioteca Comunale Maria Goia di Cervia e in estate ripresenta lo spettacolo Vite senza permesso, trame migranti al Teatro Edimar di Viserba nell'ambito della 20a Edizione della manifestazione Esportiamoci con un gruppo di giovani migranti e utenti psichiatrici, nell'ambito della storica Rassegna Le parole ritrovate.
Nell'autunno 2021 partecipa alle Celebrazioni del 77° Anniversario della Liberazione di Cervia
portando in scena Agenda Resistente al Teatro Comunale "Walter Chiari" della Città (opera dedicata alla staffetta partigiana Elide Cenacchi) e al Convegno-Laboratorio Nazionale Unicef Teatro Progetto Ies (sull'Intelligenza Emotiva Sociale) di Bitetto di Bari promosso da Unicef Teatro, Teatro Stabile di Grosseto, Premio Gaber, Associazione "Officina d'Arte" di Bitetto e Regione Puglia.


Nel 2022
Zizzari - che ha tradotto in napoletano numerosi testi poetici e cabarettistici di Giovanni Nadiani - presenta Uè guagliò / Ció, burdël al Teatrino della Casa delle Aie e per la Rassegna Autori sotto la Torre San Michele di Cervia, la sua versione in dialetto napoletano delle Storie da Ca-Bar-et di Nadiani, confrontandosi in scena con quella originale in romagnolo interpretata dall'attore cesenate Ilario Sirri, come aveva già fatto a Faenza nel 2018 alla Bottega Bertaccini e nel 2019 per il 40ennale del Teatro Due Mondi e nel 2021 in diversi Circoli Sociali della Romagna, dove le interpretazioni in napoletano di Zizzari si alternavano con quelle in romagnolo di poeti e attori come Giuseppe Bellosi e Denis Campitelli.
Nello stesso anno porta in tournée con la Compagnia Il Dirigibile la sua interpretazione di Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta dal titolo Per fame e amore di fa tutto, ospite della Stagione teatrale 2021/2022 del Teatro Comunale del Drago di Gambettola. Partecipa - sempre attraverso lo strumento del Teatro - a diverse iniziative promosse dalla Consulta del Volontariato di Cesenatico e da VolontaRomagna (Ente che unisce tutte le Associazioni di Volontariato della Romagna) per avvicinare gli studenti degli Istituti d'Istruzione Superiore del territorio al mondo del volontariato.
Il 2022
è anche l'anno che segna i 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, e Zizzari partecipa a diverse iniziative dedicate al grande poeta.
A inizio anno attiva e conduce - grazie al sostegno dell'Associazione Culturale Menocchio
e al Comune di Cervia - un Laboratorio di formazione attorale e scenica durante il quale forma e fonda il Gruppo Teatro dal Basso realizzando Come impedir che corra il fiume al mare che va in scena in anteprima il 22 Ottobre al Teatro Comunale "Walter Chiari" di Cervia in occasione delle Celebrazioni 2022 della Liberazione della Città. Opera originale, d’impatto emotivo e contenuto poetico che in una serie di quadri simbolici mostra come la dittatura e la guerra possano farsi strada e trovare consenso sull’onda della violenza verbale e comportamentale propugnata da populisti, demagoghi e opportunisti senza scrupoli. Per Zizzari la memoria, il racconto, la testimonianza e il teatro possono tener vivi l’impegno civile e quegli anticorpi che ogni cittadino deve sviluppare a difesa della democrazia. Temi su cui viene anche intervistato da Radio Social Coast di Cervia.


A fine 2022 il Centro Diego Fabbri e il Dipartimento di Salute Mentale di Forlì si aggiudicano (come promotori e capofila dello stesso) il Progetto Europeo Dream Theatre per la formazione attraverso il Teatro di operatori sanitari, culturali e creativi europei nel campo della riabilitazione di persone con disagio psichico, con paesi partner Spagna, Polonia, Serbia e Islanda. Il Progetto – cui partecipano anche studenti di Istituti Scolastici d’Istruzione Superiore di Forlì e nel quale la Compagnia Il Dirigibile (fondata e formata nel 2000 da Zizzari) gioca un ruolo centrale – viene sviluppato nel corso del 2023 in collaborazione con l’Ausl della Romagna e l’Istituzione Minguzzi di Bologna.

Nel 2023 prende il via a Rimini anche il Progetto Un Palcoscenico per Tutti: Voci ed Emozioni "In Atto" (promosso dalle Associazioni Orizzonti Nuovi e Arcobaleno, dalle Cooperative Sociali Cad e CentoFiori di Rimini, dal Dipartimento di Salute Mentale di Rimini e dalla Società Psicoanalitica Italiana) di cui Zizzari è uno degli ideatori, oltre a essere il regista e conduttore di un laboratorio-esperienza teatrale che vede impegnati insieme persone con disagio psichico, volontari e giovani migranti di varia provenienza e che porta alla formazione della Compagnia Orizzonti Nuovi e alla rappresentazione al Taetro Tiberio di San Giuliano di Rimini dello spettacolo Oracoli, di cui Zizzari è autore e regista.
Il 2023
è anche il 23° anno che Zizzari conduce attività creative e teatrali con gli utenti del Centro Diurno Ulisse del Dipartimento di Salute Mentale di Forlì, durante il quale la Compagnia Il Dirigibile replica lo spettacolo Per fame e amore si fa tutto al Teatro Comunale "Massimo Troisi" di Nonantola e presenta lo spettacolo Al Caffè del Teatro: Out of the Show al Teatro Comunale del Drago di Gambettola, entrambi per la Stagione Teatrale 2022/2023 dell’ATER e per la Rassegna Teatralmente della Rete Nazionale Teatri della Salute. Lo spettacolo Al Caffè del Teatro va in scena anche al Tenda di Modena per l’Edizione 2023 del Festival Màt e della Settimana della Salute Mentale, una manifestazione di rilievo internazionale con incontri, dibattiti, seminari, presentazioni di libri, spettacoli teatrali e musicali sul tema della salute mentale cui Zizzari partecipa fin dall’edizione 2013, come regista del Compagnia Il Dirigibile e autore delle opere presentate.
Nello stesso anno entra nel direttivo dell’Associazione Il Sale della Vita di Cervia, appena fondata da Carlo Eligio Mezzetti, cui partecipa attivamente.


Intanto proseguono i lavori del Gruppo Teatro dal Basso
(fondato e formato da Zizzari a gennaio del 2022) che presenta l'opera Come impedir che corra il fiume al mare alla 3a Edizione della Rassegna Veglie nelle Frazioni di Santarcamgelo di Romagna, promossa dalla Pro Loco di Santarcangelo nei borghi di San Vito, San Martino dei Mulini e Canonica. Il Gruppo inoltre è impegnato nell'allestimento dello spettacolo Esperando, che viene rappresentato il 22 Ottobre al Teatro Comunale "Walter Chiari" di Cervia per le Celebrazioni 2023 della Liberazione della Città. Si tratta di una rivisitazione del tutto originale ispirata ad Aspettando Godot di Samuel Beckett, che Zizzari ha portato in scena in diverse occasioni e con diversi gruppi di lavoro e compagnie, anche formati da detenuti, utenti psichiatrici e studenti d'Istituti d'Istruzione Superiore. Il Gruppo Teatro dal Basso viene anche chiamato a partecipare alla Giornata 2023 contro la violenza sulle donne promossa dal Comune di Cervia con lo spettacolo Ni Una Más! (di cui Zizzari è autore e regista) che va in scena il 25 novembre al Teatro Comunale "Walter Chiari" di Cervia.

 
Torna ai contenuti | Torna al menu