Vite senza permesso, trame migranti - Michele Zizzari

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Vite senza permesso, trame migranti

Sinossi Opere teatrali

Vite senza permesso, trame migranti


Vite senza permesso, trame migranti: uno spettacolo sui popoli migranti, ispirato all’omonimo libro inchiesta della giornalista Manuela Foschi edito dalla EMI, tra l'altro dedicato all’attore e regista senegalese Mandiaye Ndiaye deceduto nel 2014 e a Emmanuel Chidi Namdi, barbaramente ucciso per razzismo da due balordi italiani nel 2016 a Fermo. Una sequenza di quadri e suggestioni sceniche, canzoni e coreografie che raccontano storie reali del nostro tempo, le aspirazioni, le speranze, le illusioni, le delusioni e le molteplici motivazioni che hanno spinto e spingono popoli e persone a emigrare. Un intreccio di esperienze umane che ha come protagonisti le odissee più o meno fortunate dei Nessuno dei nostri tempi che, proprio come il mitico Ulisse, continuano ad attraversare mari, confini e terre straniere per trovare nuovi orizzonti alla loro esistenza, per sete di conoscenza, per scampare alla guerra e alla persecuzione o semplicemente per necessità, come per il passato è toccato a tanti italiani.

L’opera viene messa in scena al
Teatro Testori di Forlì dalla Compagnia Fuori di Classe, formata da attori della Compagnia Il Dirigibile e studenti del Liceo Scientifico Statale di Forlì. Una nuova versione dell’opera dal titolo Vite senza permesso, trame migranti (ispirato all’omonimo libro inchiesta della giornalista Manuela Foschi edito dalla EMI) è rappresentata nel 2017dalla Compagnia Banco di Prova, formata da attori del Dirigibile e da studenti del Liceo Psicopedagogico e delle Scienze Umane di Forlimpopoli, sempre nell’ambito del Progetto Un palcoscenico per tutti promosso dal Dipartimento di Salute Mentale e dal Centro Diego Fabbri di Forlì.
Lo spettacolo viene poi portato in scena direttamente dalla
Compagnia Il Dirigibile al Teatro Comunale di Cesenatico, al Drama Teatro di Modena per il Festival Màt e per la Settimana della Salute 2018 e all'Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola (Mo) per la Stagione Teatrale 2018/2019 dell’ATER e per la Rassegna Teatri della Salute Movimenti.
L’opera viene inoltre rappresentata nel
2019 al Museo degli Sguardi di Rimini (a seguito di un laboratorio per giovani migranti e utenti psichiatrici di Rimini che dà vita alla Compagnia No Bounds/Senza confini, nell’ambito del Progetto In_contro finanziato dalla Regione Emilia Romagna e dal Ministero del Lavoro, promosso dalle Associazioni VolontaRimini, Vite in Transito e Orizzonti Nuovi e dalle Coop Sociali CAD e Ardea); sulla spiaggia di Marina Centro di Rimini per il Festival del Turismo Responsabile IT.A.CA' 2019 (promosso dal Comune di Rimini e dall'Università del Turismo di Bologna); nel 2020 al Teatro Rosaspina di Montescudo di Rimini per la Rassegna Oltre Misura (promosso dall'Associazione L'Attoscuro, dal Comune di Montescudo/Monte Colombo e dall'ATER - Associazione Teatrale Emilia Romagna) e nel 2021 al Teatro Edimar di Viserba nell’ambito della 20a edizione della manifestazione Esportiamoci.

 
 
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